«Abbiamo perso la casa, l’aiuto, gli amici e mi sento tanto sola»
La storia di una nostra lettrice in una situazione di difficoltàPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Cara Unione,
Vivo in provincia di Oristano con mio marito invalido, bisognoso di cure continue e allettato, non è più in grado di stare in piedi.
Abbiamo donato un appartamento a degli amici (più di 25 anni di amicizia) che è poi passato alla figlia. Eravamo contenti, ci sentivamo tranquilli e protetti, perché in caso di bisogno c'erano loro.
Purtroppo nell'atto non è stato specificato, e non ci è stato neppure consigliato di farlo, che la donazione avveniva in cambio di aiuto. Così abbiamo perso l'amicizia, l'aiuto e la casa. Ora mio marito avrebbe bisogno di assistenza anche notturna, ma noi abbiamo solo una camera, per una persona, e dopo 60 anni di vita insieme non vorrei essere costretta a prendere una decisione che solo al pensiero mi sento male, vorrei stare con lui finché Dio vuole.
Dopo una notte da incubo ho pensato di scrivere a voi, un modo semplice per non sentirmi completamente sola.
Grazie».
Lettera firmata*
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