S e Paolo di Tarso venne folgorato sulla via di Damasco, non si vede perché la mano dell'Onnipotente non possa posarsi su Salvini che da un po' di tempo come Paolo Brosio vede Madonne dappertutto e sgrana rosari quanti Gigi Proietti barzellette. Ci sta tutto, per carità Divina. «Ci avviciniamo alla Santa Pasqua e occorre anche la protezione del Cuore Immacolato di Maria». Ci mancherebbe, la scienza provvede, la fede aiuta e lo Spirito Santo illumina chi sta a casa aspettando che la nottata passi. Quando però il trascendente scivola sull'immanente si va fuori strada. L'appello di Matteo per aprire le chiese a Pasqua come i supermercati nei giorni feriali pur con l'obbligo delle mascherine e i guanti, le distanze e il numero chiuso, ha lasciato indifferente Papa Francesco e basito il cardinale di Bologna Zuppi: rispettiamo le norme. Matteo, non si può: tutti a casa. Lo ripetono i virologi, Fiorello, la Pellegrini. Se però dovesse arrivare il tanto invocato miracolo apriamo le porte sante non solo a “chi crede” ma soprattutto a chi la fede l'aveva smarrita nelle calde estati tra Milano Marittima e Forte dei Marmi. “Ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione”. Dal Vangelo secondo Matteo. Quello santo.

ANTONIO MASALA
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