L a Nutella, sin da quando eravamo bambini, è sempre stata al centro dell'attenzione. «Io la mangio con una fetta di pane caldo appena sfornato», diceva uno. «Vuoi mettere con la banana?», replicava un altro, aprendo una nuova frontiera. La verità è che la Nutella piace a tutti e che la sua immagine vincente non è stata scalfita neanche dall'uso dell'olio di palma, improvvisamente diventato il nemico pubblico numero uno dell'ambiente e della salute. Quando poi Nanni Moretti ne ha fatto una citazione in “Bianca”, beh, la crema spalmabile si è arrampicata sino a vette impensabili. Persino gli sciovinisti francesi sono stati costretti a proporre non più solo la classica crepe suzette all'arancia (che in realtà è di origine monegasca) ma anche quella con la Nutella. Di recente, sul tema è intervenuto Salvini che ha lanciato strali per l'utilizzo di nocciole di origine turca e poi, di fronte alla levata di scudi bipartizan, ha fatto marcia indietro. Quindi Renzi, che ha postato una strana confezione tonda di biscotti alla Nutella, tanto ricercati da essere diventati introvabili. L'ex premier ha accompagnato lo scatto con l'espressione (orribile) “tanta roba” di chiara derivazione calcistica. Prima Salvini e poi Renzi. È la politica italiana che cerca di confondersi con il cioccolato.

IVAN PAONE
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