U n tempo gli acchiappavoti dei sindaci erano le bollette di acqua e rifiuti: tariffe in perdita «altrimenti non ci rivotano» e “rosso” in bilancio. Ora, col rigore finanziario nei Comuni, «per errore» certe società di riscossione dei tributi chiedono, ai cittadini, soldi non dovuti. Talvolta ci pensano i sindaci, a far annullare l’avviso: prima le “clientele” elettorali portavano vantaggi economici al residente, ora gli cancellano spese non dovute. E lui vota con gratitudine.

Con servizi costosi a tariffe miserabili, come in passato acqua e fogne, non c’erano fondi per curare le reti e infatti sono andate in malora. Per ripararle servono ora tanti soldi che non ci sono, e si va lentamente. Cagliari è sedicesima (avanza di sette posizioni) nella classifica nazionale “Ecosistema urbano” di città “Green”. Potrebbe fare di più, ma la penalizzano le perdite idriche (53%): più di un litro su due immessi in rete non è fatturato talvolta perché l’allaccio è abusivo, ma soprattutto perché le reti idriche hanno perdite. A Cagliari come nel resto dell’Isola: Sassari butta via due litri su tre (63%), Oristano è al 61%, Nuoro al 55%. Abbanoa usa anche fondi del Pnrr per rivestire con una guaina resistentissima le condotte e infatti i dati migliorano costantemente, ma ogni intervento è una goccia nel deserto. E quella goccia, che peraltro non abbiamo, quando arriva la bolletta ci va pure di traverso.

© Riproduzione riservata