"Preoccupato ma anche moderatamente ottimista perché in Cina stanno iniziando a debellare il virus": così il presidente Stefano Sardara a Dinamo tv.

Il massimo dirigente biancoblù, in quarantena dopo il rientro da Burgos, in Spagna, prova ad ipotizzare il futuro del campionato: "Prima di tutto viene la salute, il resto di conseguenza, ma di tutto questo si potrà parlare solo tra due settimane. Le opzioni sono diverse, a seconda di quanto si protrarrà l'emergenza: dal giocare le giornate di campionato rimanenti di corsa, oppure prendersi più tempo e giocare in giugno e luglio. Se poi non si dovesse riprendere più, è giusto che lo scudetto vada alla Virtus Bologna che è capolista e fino ad oggi è stata la migliore, anche se a noi come ad altri dispiacerebbe non giocare i playoff. Non sarebbe giusto annullare i risultati. E' come nei Gran Premi di automobilismo: se si interrompe per pioggia, vince chi era primo in quel momento".

Una riflessione poi sul momento: "Questa situazione deve insegnarci a gestire meglio le emergenze. Penso ad esempio ai soli 5.000 posti in rianimazione per l'Italia. Dovrebbero essere 50 mila. L'emergenza sanitaria è la prima, poi c'è quella economica che andrà gestita in più tempo con soluzioni strutturali non solo del Governo italiano, ma anche dell'Europa e del mondo intero. In ogni caso dobbiamo sfruttare questo momento per migliorarci e per apprezzare di più quello che abbiamo, perché la nostra vita cambierà".
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