La Virtus Bologna prosegue la fuga dopo il colpaccio a Brescia, Trento e Venezia risalgono e agganciano il gruppone a 6 punti dove c'è anche Sassari, che stasera alle 20.45 sul Parquet del palaDesio affronta Cantù con l'obbligo della vittoria.

Non tanto per la situazione di una classifica buona, anche se il successo vale almeno il terzo posto, quanto per allontanare le impressioni poco positive dopo le ultime tre partite, dove l'attacco ha avuto percentuali al tiro scadenti.

Sulla carta la Dinamo è superiore, soprattutto come tasso d'esperienza.

Basti dire che nel Cantù nessuno supera i 25 anni tranne l'alapivot portoricana Wilson, che peraltro ha militato sempre in club di secondo piano o di A2 come Imola.

Guai però a pensare che Cantù sia un'avversaria arrendevole.

Anzitutto ha una tradizione di 13 vittorie su 15 gare casalinghe contro Sassari e poi ha l'energia e l'imprevedibilità dei giovani talenti come Young, Collins, Hayes e Clark, senza dimenticare il sorprendente inizio della guardia-ala Pecchia (7 punti di media), miglior Under 22 nella A2 passata con la maglia di Treviglio.

Per rendere meno complicata la gara il Banco di Sardegna ha bisogno dei canestri da fuori di Jerrells, Vitali e Gentile, che nelle ultime uscite hanno avuto le polveri bagnate.

I PRIMATI PERSONALI - Il presidente Stefano Sardara attende la vittoria numero 250 da quando ha assunto il comando della società biancoblù.

Finora ha un bilancio di 249 successi, un pareggio (quello nei quarti di Europe Cup contro il Pinar Karsiyaka) e 192 sconfitte.

A Curtis Jerrells mancano 5 triple per arrivare alle 200 realizzate in serie A, mentre a Spissu ne servono 6 per toccare quota 100 in campionato, tutti canestri griffati Sassari.

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