C'è molta Sardegna nella 65esima edizione dei David di Donatello, la cui "premiazione" è andata in onda in diretta su Raiuno con collegamenti con in candidati in remoto dalle proprie abitazioni e con in studio, il maestro di cerimonie Carlo Conti.

A trionfare come miglior Attrice non protagonista è stata Valeria Golino per "5 è il numero perfetto", la pellicola diretta dal cagliaritano Igort e basato sul suo omonimo romanzo a fumetti del 2002, mentre il film co-diretto da Gianfranco Cabiddu (vincitore nel 2017 con “La stoffa dei sogni” del David per la miglior sceneggiatura adattata), "Il flauto magico di Piazza Vittorio", ha conquistato il premio per miglior musicista per l’Orchestra di Piazza Vittorio.

A dominare è stato "Il traditore" di Marco Bellocchio, che si è portato a casa sei statuette: film, regia, attore protagonista, Pierfrancesco Favino, e non protagonista Luigi Lo Cascio, sceneggiatura originale e montaggio.

"Pinocchio" di Matteo Garrone invece ha ottenuto cinque David tutti tecnici (scenografia, effetti visivi, trucco, costumi e acconciatura).

Per "La dea fortuna" di Ferzan Ozpetek due statuette, quella andata a Jasmine Trinca migliore attrice, a cui si aggiunge il premio al produttore, mentre "Il primo re" di Matteo Rovere vince per la fotografia, Daniele Ciprì, e la produzione.

In occasione della cerimonia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato una lettera a Piera Detassis, presidente dell'Accademia del Cinema in cui si augura che il nostro Paese "dopo la drammatica epidemia" sia capace di recuperare ispirazioni quindi "tornare a sognare e a far sognare" che è la virtù principale del cinema.

(Unioneonline/F)
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