Una vera e propria strigliata quella andata in onda via social da parte di Linus, direttore di radio dj, all'indirizzo di Fabio Volo.

Il conduttore aveva infatti commentato ieri via radio, senza moderare troppo i termini, l'episodio di Matteo Salvini, andato a citofonare a un tunisino a Bologna.

"Viviamo in un'epoca in cui si pensa che si possano affrontare temi delicati come la politica sulle pagine di un social network", scrive Linus su Instagram. Ma "non si può - prosegue - Non c'è lo spazio, non c'è il tempo. Quindi non si fa. O si fa solo se si è in malafede. Di politica, cioè di vita, si dovrebbe parlare guardandosi negli occhi, altrimenti si riduce tutto al solito triste tifo da stadio. Oppure a un comizio. Come ha fatto Fabio, in maniera scomposta e senza la mia autorizzazione..."

"È un comizio - prosegue Linus - quando una persona esprime dei concetti e chi hai di fronte sai già che non avrà modo di ribattere. Per questo non si fa".

E ancora: "Quello che ha detto Fabio, cioè che Salvini a Bologna si è comportato da bullo arrogante, è sacrosanto e condivisibile da qualunque persona perbene. Ma si passa dalla parte del torto nel momento in cui lo si fa usando il linguaggio che ha usato Fabio (di cui mi scuso a nome della radio che dirigo) e quando soprattutto sai già che non ci sarà modo di avere un confronto. Perché purtroppo la gente non è disponibile né a parlare né ad ascoltare, ma vuole soltanto vedere confermate le proprie posizioni. È sbagliato ma è così, e siccome noi che andiamo in onda su una radio come la nostra lo sappiamo, sappiamo anche che non ce lo possiamo permettere".

Quindi una precisazione: "Il mio 'padrone' - scrive ancora Linus - da qualche mese a questa parte si chiama John Elkann, gruppo Exxor, o FCA se preferite. Non mi risulta siano di sinistra. Leggete, informatevi, ragionate con la vostra testa".

(Unioneonline/v.l.)
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