Attenti a quelle due. Il 2020 sarà un anno molto ricco sul fronte della letteratura nata dalla fantasia o dalla ricerca sul campo degli scrittori sardi. Ci saranno molti ritorni sulla scena e altrettante conferme da parte di chi puntualmente ha abituato i lettori a non perdere le tracce delle proprie storie. Ma l'avvio della prossima stagione sarà caratterizzato da due esordi su cui il mondo editoriale già guarda con grande attenzione.

La ragione? Non certo perché si tratta di due ragazze (Angelica Grivel e Ilenia Zedda), né perché a lanciarle sul mercato saranno due major dell'editoria (Mondadori e DeA Planeta), o perché la prima ha come buon mentore Michela Murgia e la seconda Marco Missiroli, ma perché le storie che proporranno sono intriganti a detta di chi ha avuto già la fortuna di leggere i manoscritti. Protagoniste dei romanzi due ragazzine. Da una parte Luce, cagliaritana, che dovrà fare i conti con un corpo (bellissimo) con cui non si sente a suo agio. Dall'altra Caterina, di Sant'Antioco, scelta per diventare il prossimo Maestro (termine obbligatoriamente al maschile anche per le donne) del bisso.

Ma andiamo con ordine e iniziamo a scoprire chi sono queste due giovani autrici e quale narrazione hanno deciso di affrontare seguendo un ordine puramente alfabetico.

Angelica Grivel, ha 20 anni, è nata a Cagliari ma è molto orgogliosa delle sue origini di Ulassai. Si è maturata al liceo classico Dettori di Cagliari e ora studia Filosofia. Ha al suo attivo una collaborazione con L'Unione Sarda, si è messa in campo con la coalizione di sinistra nelle recenti consultazioni elettorali per il rinnovo dell'amministrazione regionale e, ultimo ma non per importanza, è fotomodella per diversi magazine e marchi nazionali e internazionali. E sino a qui la breve biografia. La opera dovrebbe vedere la luce all'inizio della primavera prossima, come detto, per Mondadori. Il titolo, salvo cambi dell'ultima ora, sarà "L'estate della mia rivoluzione". La storia racconta di Luce, 17 anni, cagliaritana. È bella, bravissima a scuola e ha una famiglia allargata che la adora. Luce però non è, o meglio non si sente, come le altre adolescenti che vede intorno a sé. Perché Luce, nella sua età e soprattutto nel corpo di una ragazza della sua età, non si sente per niente a suo agio. Anzi le è estraneo, sconosciuto. Quindi nemico. E ci fermiamo qui per non svelare troppo di questo libro.

Passiamo invece a Ilenia Zedda. Altra storia altre radici. Ilenia ha 28 anni, è nata a Sassari, la sua famiglia vive a Pozzomaggiore. È laureata in Tecniche di laboratorio biomedico alla Facoltà di Medicina di Cagliari. Ha lavorato all'ospedale Brotzu per tre anni poi però ha deciso di mettere da parte la propria specializzazione per dedicarsi totalmente alla scrittura. Così nel 2014, si è trasferita a Torino per frequentare la Scuola Holden dove si è diplomata nel 2016 sotto la guida di Marco Missiroli e Alessandro Mari. Nella scuderia Kalama, ha già scritto diversi racconti, uno di loro è pubblicato nella collettiva "Le faremo sapere" capitolo finale e riassuntivo della chiamata alle arti lanciata da L'Unione nel 2018. Ora, invece, farà il suo esordio con un romanzo d'ampio respiro che sarà nelle librerie a partire da febbraio con DeA Planeta. Si intitola "Nàccheras" e ha sullo sfondo la tessitura del bisso, la preziosa seta del mare, e la cittadina di Sant'Antioco. Protagonista è anche qui una ragazzina, Caterina. Ha quattordici anni, tutti la conoscono come la nipote della strega. Sua nonna infatti è un Maestro di bisso, l'ultima a tenere viva l'antica tradizione della tessitura di questa seta che cresce sui fondali marini, all'interno di un'enorme conchiglia. Il destino di Caterina è di diventare a sua volta Maestro. È figlia del mare, e in mare si esercita per ore, sotto gli occhi innamorati e timidi di Francesco, uno scapestrato che vorrebbe diventare uomo ma non sa ancora come farlo. Insieme si troveranno a prendere una difficile decisione, quando tra gli scogli emergerà un cadavere.
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