Polemica in sala stampa al termine del Festival di Sanremo. Protagonista il secondo classificato Ultimo, che quando si è presentato in conferenza stampa e ha fatto i complimenti al vincitore Mahmood chiamandolo "ragazzo" si è beccato i rimbrotti dei giornalisti.

E non l'ha presa proprio bene: "Voi giornalisti avete questa settimana per sentirvi importanti. E rompete il ca**o", ha detto, prendendosi anche i fischi.

Quindi ha chiarito: "Non ho mai avuto la pretesa di venire qui e vincere, a differenza di quello che avete detto voi, tirandomela. Io mi sono grattato, ma non è servito a niente. La mia vittoria e quella di tanti altri artisti arriva sicuramente dopo il Festival. La mia vittoria sono i live, la gente che mi vuole e che si riconosce in quel che scrivo. C'avete sempre qualcosa da dire".

Poi, quando si sono calmati gli animi, ha dimostrato che effettivamente ci teneva eccome a vincere: "Vi sembro incazzato? Sono sincero, non sono uno che ha bisogni di crearsi un velo di finzione davanti. Qui gli artisti vengono con un'idea ben precisa, e se io non riesco a raggiungere il mio obiettivo ce l'ho con me stesso, e con nessun altro. Sono amareggiato, punto all'eccellente e non al buono".

Forse quello che non è andato giù al 22enne romano è stato penalizzato proprio dal voto della sala stampa e della giuria d'onore, che hanno dato la vittoria a Mahmood. Nel voto popolare Ultimo ha prevalso di gran lunga sui due concorrenti.

E infatti, dopo la sfuriata in sala stampa, ha scritto (e poi cancellato) un tweet: "La gente è la mia vittoria, da casa eravamo il quadruplo rispetto agli altri. Dalla parte vostra per sempre, ci vediamo al tour e allo Stadio Olimpico".

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata