"Gentile redazione,

scrivo per denunciare le ingiustizie che siamo costretti a subire noi sardi.

Il sardo è quello che è dovuto andare via dall'isola perché la nostra bella terra è sempre stata considerata come la 20esima regione d'Italia per importanza .Una regione bellissima che ha avuto solo la sfortuna di nascere in un'isola che, se appartenesse a un altro stato, non sarebbe stata lasciata sola.

Da ormai 18 anni mi trovo a dover viaggiare a costi apocalittici per poter raggiungere la mia terra, viaggi che si pagherebbero meno facendo attraversate oceaniche.

Anche quest'anno stesso problema: al 12 di novembre e dopo aver avuto conferma delle ferie natalizie (pensavo fosse una data abbastanza sicura per trovare biglietti), contento di poter passare un po' di tempo con i miei cari, mi ritrovo nuovamente di fronte al solito problema: entro sul sito di Alitalia per fare un biglietto per due persone Milano-Cagliari per il 21 dicembre con rientro il 26, e invece la nostra cara compagnia di bandiera ha pensato bene di darmi la bella notizia che non ci sono più posti!

Grazie Alitalia per avermi regalato con più di un mese di anticipo un gran malessere.

Allora chiedo a voi testa giornalistica della nostra isola..ma vi sembra possibile questo, possibile che nel 2018 continuino a isolarci in questo modo?

Nascere sardi deve essere un peccato? Cosa dovremmo fare noi emigrati per evitare questo calvario: licenziarci e venire a fare i disoccupati in Sardegna ?

Oppure facciamo trasferire tutti i nostri cari al nord per averli vicini e strapparli dalla loro amata terra?

Confido anche in un vostro intervento mediatico per dire basta all'isolamento della nostra isola...e dire basta a questa vergogna che noi esiliati dobbiamo subire.

Grazie per il tempo dedicatomi, con profonda stima da un sardo che vuole ogni tanto respirare aria di casa, magari a prezzi modici ma in primis avere la possibilità, in particolare per le feste di Natale, di poterci arrivare".

Stefano Faedda

***

Potete inviare le vostre lettere e segnalazioni a: isardinelmondo@unionesarda.it. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura "Lettera da*" (località*).
© Riproduzione riservata