La commissione Affari costituzionali del Senato ha avviato l'esame in sede referente del disegno di legge costituzionale d'iniziativa popolare che modifica l'articolo 119 della Costituzione per introdurre il riconoscimento del grave e permanente svantaggio che deriva dall'insularità. Il relatore del testo Salvatore Garruti (M5S) ne ha illustrato i contenuti: lo Stato, dispone il ddl, deve adottare le misure necessarie a garantire ai cittadini che vivono nelle isole un’effettiva parità e un reale godimento dei diritti individuali e inalienabili.  

"Il testo originario della Costituzione - ha ricordato il senatore - conteneva, al terzo comma dell'articolo 119, un puntuale riferimento alle isole che, considerate realtà svantaggiate sotto il profilo geografico, economico e sociale, erano destinatarie di contributi speciali finalizzati alla loro valorizzazione". In particolare la Costituzione, prima della riforma del 2001, recitava: "Per provvedere a scopi determinati, e particolarmente per valorizzare il Mezzogiorno e le Isole, lo Stato assegna per legge a singole Regioni contributi speciali" modificata poi in "territori con minore capacità fiscale per abitante", a prescindere dalle condizioni geografiche.

Durante il dibattito, il senatore Emilio Floris di Forza Italia ha suggerito di svolgere un ciclo di audizioni sul tema e ascoltare il presidente della Regione Sardegna Cristian Solinas e il presidente del Consiglio regionale Michele Pais, oltre ai membri del comitato promotore del disegno di legge d'iniziativa popolare, ed esperti di diritto costituzionale. Floris ha anche suggerito una "trattazione rapida" della proposta vista l'adesione particolarmente ampia che ha suscitato. Il presidente della Affari costituzionali Stefano Borghesi (Lega) ha intanto fissato per le 17 di venerdì 14 febbraio il termine per indicare i soggetti da ascoltare sul testo.

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