Mara Lapia (5S) contro l'amministrazione sarda: i pazienti di Lanusei rischiano la vita ma la Regione non interviene
Lapia a difesa dei pazienti cardiopatici di Lanusei che non hanno assunto i farmaci salvavita per ottenere la riapertura della sala di emodinamica dell'ospedale “Nostra Signora della Mercede”Lo sciopero dei farmaci salvavita dei pazienti cardiopatici di Lanusei per la mancata apertura della sala di emodinamica del presidio ospedaliero “Nostra Signora della Mercede” è stato portato all'attenzione dell'Aula della Camera ieri da Mara Lapia, deputata 5 stelle. Lapia ha pubblicamente chiesto che la Regione Sardegna si assuma la responsabilità morale e penale nel caso di complicazioni per i malati, persone - ha detto - che rischiano la vita e che sono stati privati del diritto alla salute "nella più completa indifferenza". Una situazione vergognosa, l'ha definita l'onorevole, che ha più volte sottoposto il problema in Aula e presso l'amministrazione sarda senza mai ricevere risposte : "Né l'assessore Nieddu né il presidente della regione Solinas si sono degnati di recarsi sul posto per accertarsi di quanto accade e per rispondere se non a me almeno alla comunità". Per la deputata dei 5Stelle l'amministrazione sarda si sta rivelando incapace e assente nella difesa degli interessi dei suoi cittadini. Un attacco diretto è stato infine sferrato nei confronti del Presidente della Regione: "Si vergogni il presidente Solinas, che in campagna elettorale aveva promesso di difendere i diritti di tutti i sardi e le realtà peculiari della nostra isola e che allora sì che trovava il tempo di correre dappertutto mentre oggi, dopo nemmeno un anno, non si degna neppure di presentarsi al cospetto dei cittadini e dei malati della nostra terra".