Un appuntamento speciale a Cagliari per i circa 3mila pazienti affetti in Sardegna da malattie infiammatorie croniche intestinali.

Un incontro – in programma domenica 28 aprile alle 10 (T Hotel, via dei Giudicati 66 ) – per sensibilizzare e informare l'opinione pubblica, con il contributo di medici ed esperti, su queste patologie e sul loro impatto nella vita dei pazienti, ma anche fornire un messaggio positivo ai pazienti dell'isola, tra questi molti giovani, che ne sono colpiti.

Convivere con la Malattia di Crohn e la Colite Ulcerosa è infatti possibile, anche senza rinunciare ai propri sogni. Per farlo, occorre riconoscere tempestivamente i sintomi per arrivare a una diagnosi precoce e alla giusta terapia.

A testimoniarlo a Cagliari sarà anche l'atleta 23enne Simone Sabbioni, che ha scoperto la sua condizione nel 2016. Per cinque mesi, prima della corretta diagnosi, Simone non ha potuto programmare non solo i suoi impegni sportivi, ma anche quelli scolastici e ludici. Eppure, nonostante la malattia, è riuscito a diventare, con sacrificio e dedizione, un campione mondiale, una delle punte di diamante della nazionale italiana a livello internazionale. Nel suo palmares si contano già otto medaglie d'oro, nove d'argento, sette di bronzo, tra campionati italiani, europei e mondiali.

Già da molti mesi Sabbioni ha prestato il suo volto e la sua immagine per la campagna di IG-IBD, Gruppo Italiano per le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali, raccontando la sua esperienza sin da giovanissimo e l'esperienza di vita quotidiana di un ragazzo oggi in cura che "non si sente più un semplice malato".

Una sfida, dunque, che non è per lui solo in vasca contro il tempo, ma anche contro la malattia per poterla gestire grazie ad un rapporto costante con gli specialisti.

LE MALATTIE - Sono 250mila gli italiani che si stima soffrano oggi di MICI, malattie infiammatorie croniche intestinali (conosciute anche come IBD - Inflammatory Bowel Diseases, secondo l'acronimo anglosassone). Si tratta di patologie tipiche dell'età giovanile, perché, in generale, il picco di esordio è generalmente compreso nella fascia tra i 15 e i 30 anni. Queste malattie, caratterizzate nel loro decorso dall'alternarsi di fasi di riacutizzazione e di remissione, con danno intestinale progressivo, si distinguono in due tipi principali: la Malattia di Crohn (MC) e la Colite Ulcerosa (CU). Il 20% di tali patologie esordisce addirittura in età pediatrica, provocando una condizione che spesso non permette di svolgere le normali attività quotidiane, nonché sintomi che si preferisce nascondere, e spesso anche l'isolamento dei soggetti malati.

(Unioneonline/v.l.)
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