Non solo gli investimenti sul San Raffaele di Olbia, ma anche i problemi più generali della Sanità, delle Asl e degli enti ed il nuovo accordo con lo Stato che dal 2015 non legherà più la Regione ai vincoli del Patto di stabilità.

Sono questi alcuni degli argomenti trattati nel vertice di maggioranza convocato via mail dal presidente della Regione, Francesco Pigliaru, presente con tutta la Giunta nei locali del Consiglio regionale, questa mattina alle 10:30.

Avanti a tappe forzate, magari con un testo condiviso tra gli assessori e i vari consiglieri di maggioranza che siedono nelle commissioni, per arrivare alla riforma della macchina amministrativa della Regione che rappresenta il banco di prova sul quale intende cimentarsi la Giunta Pigliaru. Meno burocrazia e un apparato più snello sono i pilastri indicati nel maxi vertice di questa mattina a Cagliari a cui hanno partecipato l'intera Giunta di centrosinistra, i consiglieri regionali della coalizione e il presidente dell'Assemblea Gianfranco Ganau. In campo ci sarebbero ci sarebbero due ipotesi di lavoro per razionalizzare l'organizzazione negli assessorati. C'è un modello lombardo, che prevede una gerarchia decisionale verticale con un direttore generale trasversale in Presidenza che assume - nella Regione Lombardia il ruolo di segretario generale - e pochi direttori generali con più deleghe agli assessori nelle diverse materie. Meno assessori, con deleghe allargate a più settori, diversi direttori generali con competenza nelle singole materie e più collegialità nelle scelte è, invece, il modello pugliese. Per dare una nuova spinta alle riforme da oggi i singoli assessori coinvolti si confronteranno con la maggioranza in commissione Autonomia per definire il modello che meglio si adatta all'Isola.
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