Uniti nel sostegno a Mario Draghi, divisi su tutto il resto. Il segretario Pd Enrico Letta ha incontrato questa mattina il leader di Italia Viva Matteo Renzi, e diversi nubi si stagliano all'orizzonte ad impedire un'eventuale futura alleanza tra i due partiti.

L'incontro è durato 40 minuti: i due hanno fatto, spiegano fonti del Nazareno, un'analisi a tutto campo e convenuto sul fatto che in questo momento lo sforzo prioritario debba essere sul sostegno alla campagna vaccinale del governo e alle azioni di sostegno economiche.

I due hanno poi ragionato sulle prospettive future trovando alcuni punti di accordo e altri di disaccordo, in particolare c'è una divergenza profonda sul rapprto con Conte e M5S, rapporto che Letta considera essenziale per costruire in prospettiva un'alternativa vincente a Fdi e Lega.

L'incontro, secondo fonti del Nazareno, è stato "franco e cordiale" e ha anche toccato il tema delle elezioni amministrative di ottobre.

I COMMENTI DEI PROTAGONISTI - Letta si è limitato ad ascoltare alcune idee di Renzi su un tema, quello delle amministrative di autunno, sul quale aprile sarà per il Pd un mese importante per impostare alcune soluzioni. "Non so quanto dulcis ma non è un problema che mi abbia visto dopo altri... Ol Pd ha detto che è stato un incontro franco e cordiale, io dico molto franco e molto cordiale, sono d'accordo", ha detto Matteo Renzi a L'Aria che tira su La 7.

Nelle città, "io al posto del Pd non farei l'accordo" con il M5S, ha aggiunto, "tra Calenda e Raggi a occhi chiusi voto per Calenda".

"Incontro franco, cordiale, utile ma tra due persone che sono molto diverse", così Letta in serata ha commentato l'incontro.

Il segretario dem ha anche lanciato un avviso a Giuseppe Conte, la leadership dei progressisti non è sua per definizione: "Penso che la decideremo quando capiremo come si organizzerà questa alleanza, dopo di che normalmente decidono gli elettori, chi prende più voti ha il diritto di proporre la leadership".

(Unioneonline/L)
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