"Al Sud, in Puglia e in Campania, è stata l'offerta del centrodestra in generale a non essere all'altezza. Noi, certo, dovremo ragionarci. Oggi riunisco i coordinatori regionali e, dati alla mano, faremo un esame di dove e come abbiamo sbagliato. Però, in Puglia e Campania partivamo da zero. Ora, abbiamo sei consiglieri regionali. Cresciamo. Tranquillamente".

Matteo Salvini commenta così i risultati delle regionali che si sono tenute tra domenica e lunedì. Motivi per cui festeggiare ne ha: "Ho due nuovi numeri da giocare al Lotto - scherza in un'intervista al Corriere della Sera -: sono il 46 e il 74. 46 erano i consiglieri regionali che la Lega aveva fino al 19 settembre; 74 sono quelli di oggi".

Anche le amministrative "sono state molto buone. Strappiamo diversi comuni al centrosinistra e siamo al ballottaggio a Reggio Calabria, Matera, Arezzo".

"Posso dire che in Puglia e in Campania non abbiamo intercettato la richiesta di cambiamento che veniva dai cittadini - osserva tornando alle regionali e criticando i candidati proposti dai suoi alleati (Raffaele Fitto, FdI, e Stefano Caldoro, Fi) - adesso dobbiamo guardare al futuro. Nel 2021 vanno al voto tutte le più grandi città italiane, tutte a guida Pd o 5 Stelle. Io proporrò alla coalizione di scegliere gente che viene dall'impresa e dalle professioni. Anche senza tessere di partito in tasca. L'alleanza si deve allargare".

"Con Zaia - rileva sui risultati straordinari raggiunti dalla lista del presidente del Veneto - non c'è mai stato né mai ci sarà il benché minimo problema e il suo risultato mi riempie di orgoglio, in Veneto ci saranno 33 consiglieri leghisti su 49. Renzi e Di Maio, invece, non entrano. Loro insieme zero. E noi, da soli, 33".

Il nodo Toscana: Ceccardi "ha fatto una grandissima campagna elettorale e, mi creda, io non sottovaluto nessuno, oggi abbiamo raddoppiato e siamo al 40%" rispetto a 5 anni fa. "Giuseppe Conte a questo punto ci deve ascoltare. Non è possibile governare con una forza politica scomparsa - il M5s - ma ancora meno contro una coalizione che esprime quindici presidenti su venti".

"Il fatto è che la legge elettorale delle regioni è la più chiara - conclude - vince chi prende un voto in più... Mi faccia dire: se dovessimo fare una legge elettorale su misura per Renzi, dovremmo farla che garantisca lo zerovirgola. Lui sì che ha preso una mazzata epocale".

(Unioneonline/D)
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