"Questo signore non conosce vergogna, i cosiddetti Paesi di Visegrad hanno governi democraticamente eletti, mentre lui tratta con governi sanguinari come Cina e Iran".

Lo ha dichiarato Matteo Salvini, riaccendendo la polemica con il premier Giuseppe Conte.

Il leader della Lega ha rifiutato l'appello del presidente del Consiglio, che lo aveva invitato a prendere parte agli Stati Generali dell'Economia che hanno preso il via ieri a Roma.

In particolare, Conte aveva chiesto alle opposizioni di centro-destra - e quindi anche a Forza Italia e Fratelli d'Italia - di intercedere a Bruxelles con i Paesi con un governo di destra, in particolare i Paesi del gruppo di Visegrad, "in nome dell'interesse nazionale", affinché non opponessero al Recovery Plan della Commissione europea.

Appello che Salvini ha rimandato al mittente: "Non capisco questo appello che proviene da una villa, mentre si scopre che un milione di persone aspettano la cassa integrazione che forse non riceveranno mai. Il signor Conte ignora che i problemi veri sono a Parigi e Berlino, oltre che nel suo governo, non a Varsavia e Budapest".

"Invece di organizzare sfilate in villa, il governo dia subito ad artigiani e partite Iva i soldi che aspettano da mesi. Meno chiacchiere, più fatti", ha poi concluso il segretario del Carroccio.

Anche nei giorni scorsi Salvini aveva definito l'evento di Villa Pamphili una "passerella".

(Unioneonline/F)
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