Il collegio dei probiviri M5S avvierà procedimenti disciplinari contro 47 parlamentari (il 15% del totale) che ancora non hanno restituito quanto dovuto in base alle regole del Movimento.

Si evince dalla nota uscita al termine di una lunga riunione dei pentastellati, che tuttavia sottolineano come l'85% degli onorevoli sia in regola e come siano stati già restituti 13 milioni.

"I provvedimenti per chi non ha rispettato gli impegni presi con i cittadini al momento della candidatura saranno commisurati alla gravità della violazione. Inoltre, come previsto dallo Statuto, a partire dall'apertura del procedimento, ci saranno dieci giorni per presentare le controdeduzioni", si legge nella nota firmata dai capigruppo di Camera e Senato, Davide Crippa e Gianluca Perilli.

Non solo sospensioni dunque, anche espulsioni. E i provvedimenti più duri potrebbero toccare gli inadempienti totali del 2019, coloro che da gennaio non hanno restituito neanche un euro. Sono undici, e tra di loro c'è anche il cagliaritano Andrea Vallascas. Questi gli altri nomi: Nicola Acunzo, Nadia Aprile, Santi Cappellani, Flora Frate, Paolo Niccolo Romano, Cristiano Anastasi, Alfonso Ciampolillo, Luigi Di Marzio, Fabio Di Micco e Mario Michele Giarrusso.

Chiedono maggiore trasparenza, dal 2019 infatti le restituzioni non vanno più direttamente allo Stato ma a un conto privato, per la precisione al "comitato per le rendicontazioni di stipendi e restituzioni", organo istituito da Di Maio (che ne è presidente), D'Uva e Patuanelli.

Al desiderio di giustizia dei vertici pentastellati fa da contraltare il timore di ulteriori defezioni che potrebbero pregiudicare la tenuta del governo, soprattutto al Senato.

E oggi un altro deputato grillino ha lasciato il partito, Santi Cappellani, uno degli 11 che non ha restituito un euro nel 2019. "Vorrei farlo ma sono tecnicamente impossibilitato, ho dimenticato la password", ha dichiarato al quotidiano La Sicilia, guadagnandosi l'appellativo "smemorato di Collegno" affibbiatogli dal senatore e presidente della Commissione antimafia Nicola Morra.

(Unioneonline/L)
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