Matteo Salvini ha inviato questa mattina alla Giunta delle Immunità parlamentari del Senato la sua memoria difensiva in merito alla vicenda della nave Gregoretti, che lo vede indagato per il sequestro di persona di 131 migranti, a cui per giorni aveva negato lo sbarco nel porto di Augusta (Siracusa).

Il fatto risale allo scorso luglio.

La prossima riunione della Giunta - che dovrà decidere se accogliere la richiesta del tribunale dei ministri di Catania intenzionato a sollecitare il rinvio a giudizio dell’ex titolare dell’Interno - è prevista l'8 gennaio.

il Movimento 5 Stelle sul tema dei migranti.

Il leader del Carroccio ribadirà di aver "Agito per difendere il mio Paese", ma soprattutto sosterrà che "ogni decisione è stata presa in maniera collegiale" da tutto il governo Conte.

Ieri in un post pubblicato su Facebook il segretario leghista si è detto pronto a farsi processare e "rischiare 15 anni di carcere".

Nei giorni scorsi il segretario della Lega ha attaccato i suoi ex alleati del M5S, che hanno annunciato di voler votare a favore del suo rinvio a giudizio: "Voglio vedere i 5 Stelle al Senato votare l'opposto di quello che hanno votato pochi mesi fa per difendermi. Voglio vederli votare contro l'interesse nazionale e sostenere che quello che io ho fatto, con il consenso di tutto il governo di allora, era per mio interesse personale".

Anche il premier, Giuseppe Conte, nel corso della conferenza stampa di fine anno era tornato sulla vicenda, annunciando che stava svolgendo verifiche supplementari. "Con massimo scrupolo - ha detto il premier - farò le mie verifiche. Sicuramente c'è stato coinvolgimento della presidenza sulla ricollocazione. Non ho avuto ancora alcun riscontro sullo sbarco, ma non ho ancora sciolto la riserva. Se troverò un frammento sarò il primo a dirlo".

Dei 23 componenti della Giunta, 10 sono certamente a favore di Salvini: 5 senatori leghisti, 4 di Forza Italia e uno di Fratelli d'Italia. I pentastellati sono 6, uno è del Pd, 3 di Italia Viva, quindi 3 del Misto, Pietro Grasso (Leu), Gregorio De Falco (ex M5s) e l'autonomista Durnwalder.

(Unioneonline/F)
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