"Del Partito Democratico non ci si può fidare". L'ipse dixit è di Alessandro Di Battista, che ha pubblicato un post su Facebook per mettere in guardia il Movimento 5 Stelle dalle insidie che a suo dire celerebbe la nuova alleanza di governo giallorossa.

"Non vi fidate del Pd derenzizzato, Renzi ci ha lasciato dentro decine di 'pali'"; scrive l'ex parlamentare pentastellato, oggi militante semplice, ma "eccellente".

E poi: "Non vi fidate dei giornali che per la prima volta vi apparecchiano interviste più morbide. Il loro obiettivo è la 'normalizzazione' del Movimento (come se aver lottato contro questo sistema fosse anormale). Non vi fidate delle smielate parole di Franceschini. Franceschini vuole fare il presidente della Repubblica e sta già in campagna elettorale parlamentare...".

Ancora: "Non vi fidate - prosegue Di Battista - delle false aperture del Pd sulla revoca delle concessioni ai Benetton. Salvini non ha voluto togliergli le concessioni per codardia e pavidità, il Pd cercherà di non farlo per contiguità. Non vi fidate dell'Europa (e sia chiaro, io non sono affatto un anti-europeista), in cambio di un po' di flessibilità in più chiederanno all'Italia le ultime chiavi di casa rimaste. Non vi fidate della Lagarde, chiedete ai disgraziati greci e argentini ciò che ha fatto".

LE REAZIONI - Frasi, quelle del "pasionario" pentastellato, che ovviamente non sono passate inosservate, agitando la nuova maggioranza.

"Il governo rischia di essere messo sotto scacco dalla furia di Di Battista e dall'area radicale del M5S", il commento al post di Andrea Marcucci, capogruppo del Pd in Senato. Che ha aggiunto: "Consiglierei al premier Conte e al ministro Di Maio di tenere a bada i deliri di Di Battista, che sembra pronto a fare di tutto per rompere l'attuale maggioranza parlamentare. Chi nei giorni scorsi ha paventato rischi, nella realtà inesistenti, per la formazione del gruppo parlamentare Italia Viva, stia invece attento a quello che succede nel M5S".

IL PREMIER - Dal canto proprio, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dalla festa di Articolo Uno a Roma, prova a gettare acqua sul fuoco: "Io mi fido del Pd, perché è una forza che responsabilmente ha deciso di partecipare a questo governo per il bene del Paese".

DI MAIO - Alle parole di Di Battista replica anche Luigi Di Maio: "Comprendo bene che tutti gli avvenimenti dell'ultimo anno siano stati così rapidi e abbiano comportato così tanti cambiamenti da lasciare un segno. Insieme - ha aggiunto il capo politico del M5S - abbiamo gestito la nascita del Governo con il Pd, ascoltando tutti. Non è una novità che io fossi quello più scettico. Ma questa ipotesi di Governo ha ricevuto il record di sempre di voti sulla piattaforma Rousseau, ha anche il pieno sostegno di Beppe Grillo che - come ricorderete - ci ha riunito ad agosto per condividere questo percorso insieme a tante persone che sono pilastri del MoVimento e che hanno dato il loro sostegno in diverse occasioni, e ha ricevuto l'ok del 99% del gruppo parlamentare".

(Unioneonline/l.f.)
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