Si è tenuto stamattina al Viminale l'incontro tra il ministro dell'Interno Matteo Salvini e i rappresentanti di 45 sigle delle parti sociali sulla manovra di Bilancio, all'indomani della vittoria in Senato sul decreto Sicurezza bis.

"Questo non è un tavolo parallelo a quello di ieri - ha esordito il vicepremier, facendo riferimento al tavolo a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte -. Non c'è nessuna sovrapposizione. Noi stiamo raccogliendo le varie posizioni di tutto il mondo produttivo e dei lavoratori perché vogliamo un progetto per il paese".

''I dati congiunturali - ha proseguito - sono caratterizzati da luci e ombre. Siamo al massimo storico per l'occupazione ma il lavoro di qualità è debole. Il problema è la crescita dello 0,1% del pil. La situazione del Paese presuppone una manovra che vada oltre la spesa corrente. Fondamentali gli investimenti in opere pubbliche e la messa in sicurezza del Paese".

Il tavolo al Viminale (Ansa)
Il tavolo al Viminale (Ansa)
Il tavolo al Viminale (Ansa)

E, il punto chiave, il taglio delle tasse: "Stiamo lavorando al taglio della Tasi, che vale circa un miliardo", aggiunge, ma in discussione c'è anche la possibile riduzione dell'Imu.

La manovra economica, chiosa, non può essere un ''gioco delle tre carte, nel senso che gli sgravi non debbono essere recuperati con nuove misure: non vogliamo una manovra dove metto dieci miliardi di euro da una parte e togliendoli dall'altra parte. La flessibilità che chiederemo all'Europa deve servire a tre obiettivi: investimenti, opere pubbliche e taglio delle tasse".

(Unioneonline/D)
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