"Cinquanta-sessanta miliardi sono numeri strampalati".

Matteo Salvini con una battuta a Rtl 102,5 riapre il dibattito sulla flat tax e sul suo allargamento della platea, correggendo i dati stimati dal ministero del Tesoro che sulla flat tax, applicata alle famiglie, calcola una spesa di 59,3 miliardi.

Un documento circolato, si vocifera, tra i parlamentari della maggioranza, di cui però i leghisti non sanno nulla.

"Non siamo al Superenalotto, noi i soldi li contiamo con più precisione", ha detto il vicepremier leghista.

"Stiamo lavorando anche per le famiglie, stiamo facendo tutti i conti del caso ma siamo convinti che se abbassi le tasse lo Stato poi incassa di più. È un investimento intelligente per il futuro. Con una cifra tra 12 e i 15 miliardi diamo un primo colpo sostanzioso e un abbattimento fiscale non a tutti ma a tanti. È l'inizio di un percorso, una rivoluzione epocale".

Il capo politico pentastellato, dal canto suo, non chiude le porte a un allargamento della tassa piatta e conferma la volontà di trovare una soluzione "insieme alla Lega, come abbiamo sempre fatto". "L'importante - ha precisato il vicepremier - è non fare facili promesse alla Berlusconi, come rappresentanti dello Stato non dobbiamo mai dimenticarci di avere delle responsabilità nei confronti dei cittadini".

Della flat tax per i dipendenti proposta da Salvini ha parlato anche il ministro dell'Economia Giovanni Tria.

Spiegando: "Non è stata fatta nessuna stima per una riforma che né io né il Mef abbiamo mai ricevuto'' e qualsiasi numero ''è destituito di ogni fondamento''.

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata