Dopo la decisione della Giunta, sancita nero su bianco dal presidente Francesco Pigliaru, di indire la data ufficiale delle elezioni regionali per il 24 febbraio, a far scattare a catena tutte le scadenze sarà la pubblicazione del decreto sul Bollettino ufficiale della Regione, annunciata per giovedì 10 gennaio.

Per quel giorno è prevista anche l'affissione in tutti i 377 Comuni della Sardegna dei manifesti con la convocazione dei comizi elettorali.

Il primo adempimento per le forze politiche sarà la presentazione nella Corte d'Appello di Cagliari dei simboli dei partiti e delle coalizioni, che dovrà avvenire tra il 13 e il 14 gennaio (fino alle 20).

Una settimana dopo dovranno essere ufficializzate le liste dei candidati al Consiglio regionale: ogni partito o movimento può presentarne fino a 59, divisi negli otto collegi elettorali (che corrispondono alle vecchie Province) in base al numero di consiglieri da eleggere in ciascun territorio. La cancelleria della Corte d’Appello sarà aperta dalle 8 alle 20 del 20 e 21 gennaio.

La normativa concede qualche giorno in più (fino al 24 gennaio) per presentare le candidature alla presidenza della Regione.

Finora hanno annunciato di volersi candidare in sette: Andrea Murgia per Autodeterminatzione, Massimo Zedda per il centrosinistra, Christian Solinas per il centrodestra, Francesco Desogus per il M5S, l’indipendente Ines Pisano, Paolo Maninchedda per il Partito dei sardi, Mauro Pili per la coalizione Sardi liberi.
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