"Sono semplicemente un piccolo imprenditore che ha commesso degli errori. Chiedo scusa per gli errori che ho commesso, chiedo scusa alla mia famiglia per i dispiaceri che hanno provato, e chiedo scusa anche agli operai che hanno lavorato senza contratto per la mia azienda anni fa. Mi dispiace per mio figlio Luigi che stanno cercando di attaccare ma, come ho già detto, lui non ha la minima colpa e non era a conoscenza di nulla".

In un video postato questa mattina sul proprio profilo Facebook, Antonio Di Maio, padre del vicepremier pentastellato, ha voluto spiegare i fatti che lo vedono coinvolto e su cui si sta catalizzando in queste ore l’attenzione dei media.

"Ho sbagliato a prendere lavoratori in nero - ha ammesso Di Maio senior - ma l'ho fatto perché in quel momento non trovavo altre soluzioni a una situazione difficile. Mi assumo tutte le responsabilità e sono pronto a rispondere dei miei errori, ma dovete lasciar stare la mia famiglia. Essere un piccolo imprenditore non è facile soprattutto quando le commesse non vengono pagate. Quando c'è crisi e a volte si ha paura di non poter andare avanti".

"Ribadisco che i miei figli non c'entrano nulla con tutto questo", ha aggiunto. "Ho nascosto i miei errori per un motivo banale che per me era importante: avevo paura di perdere la loro stima. Cosa che forse è accaduta comunque. Come ha scritto mia cugina “Non potendo attaccare l'onestà, la trasparenza e il coraggio di Luigi... ecco che sono partiti attacchi spropositati contro la sua famiglia pur di screditarlo e di togliergli la voglia di andare avanti. Cosa che, se conosco mio figlio, non succederà".

Quindi una precisazione sul servizio andato in onda ieri sera a "Le Iene": "Non esiste nessuna elusione fraudolenta. Nel 2006 ho deciso di chiudere la mia azienda per debiti tributari e previdenziali che non ero in grado di pagare. Questi avevano bloccato l'attività di impresa per cui non vi era altra strada che chiuderla. Non ho sottratto i miei beni alla garanzia dei creditori, tanto è vero che, 4 anni dopo, nel 2010, Equitalia Polis Spa agente della riscossione per la provincia di Napoli iscrive ipoteca legale su due terreni e un fabbricato di mia proprietà a Mariglianella.

Successivamente mia moglie ha avviato una nuova attività di impresa che ha pagato regolarmente le tasse. Quindi non c'è stato nessun intento elusivo: né elusione di imposte sui redditi prodotti dalla nuova ditta di mia moglie, né sottrazione della garanzia patrimoniale per i miei debiti pregressi alle pretese dei creditori".

"Dico a mio figlio Luigi – ha quindi concluso - che mi dispiace per tutto quello che sta passando. Da padre posso solo incoraggiarlo ad andare avanti, credo che stia facendo il bene di questo Paese contro tutto e contro tutti".

IL VIDEO:

(Unioneonline/v.l.)
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