Fumata bianca per l'Alcoa.

È stato firmato oggi al Ministero dello Sviluppo economico l'accordo per la cessione dello stabilimento di Portovesme da Invitalia al gruppo Sider Alloys.

Al tavolo dell'intesa anche il ministro Carlo Calenda e il governatore Francesco Pigliaru. "Questo è solo un punto di partenza: si potrà festeggiare quando uscirà il primo lingotto", ha detto il ministro, che sottolinea anche il fatto che, oggi come oggi, "l'Italia l'alluminio lo importa".

Calenda ha poi assicurato che il Mise sta lavorando anche "per la chiusura della vicenda Eurallumina", nella quale "c'è un tema ambientale da affrontare, che è molto importante".

L'ACCORDO - In base all'intesa, spiega ancora Calenda, Invitalia (l'agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti) non solo "gestirà la transizione industriale" dello stabilimento ex Alcoa (chiuso ormai da 5 anni) nelle mani di Sider Alloys, ma "sarà verificata anche la possibilità di una sua partecipazione azionaria al capitale del gruppo svizzero per rafforzare l'investitore".

Per Alcoa il ministro prevede inoltre ''la possibilità che una quota di azioni possa essere destinata ai lavoratori che con tanta ostinazione hanno lottato per lo stabilimento''.

IL PRESIDENTE PIGLIARU - "Il significato di questa firma? Diciamo che abbiamo rimesso un po' in fila le cose: dove tre anni fa c'era solo disperazione, oggi c'è fortissima speranza", così il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha commentato la firma con cui oggi Sider Alloys ha acquisito la proprietà degli impianti ex Alcoa di Portovesme.

"Far ripartire una produzione importantissima per la Sardegna ma anche per l'intera Italia vuol dire salvare centinaia di posti di lavoro che tre anni fa sembravano assolutamente persi e che invece oggi possiamo pensare a buon diritto di riportare nella produzione dell'alluminio. Agli operai diciamo che abbiamo lavorato per loro, ispirati dalla loro determinazione a far ripartire la produzione, dalla loro convinzione che quei posti di lavoro, in un territorio in cui la disoccupazione è altissima, si potevano recuperare, e con loro tutta la capacità di produrre", ha proseguito Pigliaru.

Poi il benvenuto alla Sider Alloys, "con cui ci daremo appuntamento in tempi brevissimi perché c'è molto da fare", ha ribadito Pigliaru.

I SINCACATI - L'accordo è stato salutato con soddisfazione dal sindacato Fiom. "Positiva la firma di oggi al Ministero dello Sviluppo economico per la cessione dello stabilimento di Portovesme a Sider Alloys attraverso Invitalia", si legge in una nota diffusa dalla stessa Fiom. "Ora - prosegue il sindacato - serve subito un confronto per conoscere nei dettagli il piano industriale, sia per quanto riguarda gli investimenti previsti, sia per i tempi che porteranno al riavvio dello smelter di Portovesme, così come per i livelli occupazionali dei lavoratori diretti e del sistema degli appalti".

Ancora, scrive la Fiom, "la ripartenza della fabbrica di alluminio primario, parte rilevante della filiera di alluminio, dovrà essere il volano per il rilancio industriale del Sulcis Iglesiente, con conseguente rilancio anche della centrale Enel".

(Unioneonline/l.f.-s.a.)

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