"Il certificato vaccinale è un tema all'ordine del giorno del Consiglio europeo e ci auguriamo che venga varato per poter procedere e avere uno strumento di politica europea". Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo David Sassoli nel corso della conferenza stampa con i giornalisti.

"Credo che sia uno strumento di politica della mobilità in Europa efficace ed è anche un modo per incoraggiare la riapertura", ha aggiunto Sassoli.

Torna dunque in auge il tema del certificato vaccinale, che nei mesi scorsi aveva fatto discutere, anche in Sardegna.

Sassoli ha parlato anche delle scorte di vaccini anti-Covid e della campagna di somministrazione: "La via europea, ci ha permesso di evitare la concorrenza tra i paesi europei e impedire che Paesi ricchi si accaparrassero la maggior parte dei vaccini. Sono fortemente contrario a qualsiasi accordo bilaterale e vi chiedo di essere chiari nel rifuggire ogni tentazione di nazionalismo sui vaccini", ha ribadito Sassoli. Aggiungendo: "Un approccio comune consente anche di monitorare, indagare e sanzionare ogni tentativo di frode ai danni degli stati membri - aggiunge - La nostra è una corsa contro il tempo".

Dal canto proprio, la numero uno della Commissione Ue Ursula von der Leyen, a proposito del certificato vaccinale, ha spiegato: "Ne abbiamo discusso, ma ci sono ancora questioni politiche in sospeso e anche questioni scientifiche".

"I dati di Israele sono promettenti - ha aggiunto - e alla fine si deciderà in ogni singolo Paese", precisando inoltre che "c'è un accordo di principio".

(Unioneonline/l.f.)
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