La Gran Bretagna approva, prima nazione al mondo, il vaccino anti-Covid di Pfizer e BionTech contro il Covid-19. M viene bacchettata dall'Unione europea, che il vaccino non lo approverà prima del 29 dicembre.

A Londra il vaccino sarà disponibile già dalla prossima settimana dopo l'autorizzazione d'emergenza fornita dalla Mhra, autorità di regolazione sui farmaci del Regno Unito.

E anche se Mhra assicura che l'approvazione del farmaco è avvenuto nel rispetto delle "più scrupolose verifiche scientifiche" e "senza prendere scorciatoie", non sono mancate le critiche.

A partire da quelle dell'Ema (Agenzia europea per i medicinali), incaricata di approvare i vaccini anti-Covid per l'Unione europea, che si riunirà il 29 dicembre per decidere sull'autorizzazione.

"La nostra procedura di approvazione è più appropriata in quanto si basa su più prove e richiede più controlli rispetto a quella d'emergenza scelta dalla Gran Bretagna. L'Ema ritiene che l'autorizzazione all'immissione in commercio condizionata sia il meccanismo di regolamentazione più appropriato per l'uso nell'attuale emergenza pandemica".

Guido Rasi, fino a pochi giorni fa alla guida dell'Ema, definisce quello inglese un "passo sostanzialmente politico non privo di rischi".

E sulla vicenda interviene anche il commissario Ue alla Salute Stella Kyriakides: "E' cruciale garantire che il vaccino che approviamo e che viene immesso sul mercato dell'Ue sia sicuro ed efficace, quindi procediamo con un'autorizzazione condizionale, che richiede un quadro robusto di valutazione. Questa procedura è diversa dall'autorizzazione di uso in emergenza emessa da altri Paesi".

"La nostra autorizzazione - continua - garantisce una procedura giuridicamente stabilita e costantemente controllata. Le autorizzazioni condizionali permettono commercializzazione della medicina, quelle d'emergenza no".

Anche in Italia parte la macchina che porterà alla più grande campagna di vaccinazione mai attuata con la presentazione, oggi in Parlamento, del Piano per i vaccini Covid da parte del ministro della Salute Roberto Speranza. Un piano strategico che si basa, innanzitutto, su un principio di assoluta eguaglianza: l'acquisto del vaccino è infatti centralizzato e verrà somministrato gratuitamente a tutti gli italiani.

(Unioneonline/L)
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