Raggiunge quota 472 il numero dei pazienti che presentano gravi sintomi, in Giappone, dopo aver contratto il Covid-19. Un ulteriore segnale della rinnovata forza del virus nel corso della terza ondata che ha investito il Paese.

A riferirlo il ministro della Salute nipponico, Norihisa Tamura, parlando alla stampa.

"I malati che mostrano gravi condizioni solitamente sono inferiori ai casi di nuovi contagi, e il fatto che abbiano raggiunto quasi quota 500 dimostra la criticità della situazione" ha spiegato Tamura, esortando le prefetture a garantire un numero adeguato di posti letto negli ospedali.

Il ministro ha aggiunto che i pazienti che non richiedono le cure mediche dovrebbero osservare il periodo di quarantena in strutture adibite, come gli hotel, per liberare altri spazi.

Attualmente il maggior centro di contagio del Paese è la capitale Tokyo, che con i suoi 14 milioni di abitanti ha segnalato fin qui un quarto di tutti i casi nazionali. Nella giornata di martedì il governo metropolitano ha comunicato altri 370 positività, che porta il totale a 41.300. Nell'intero arcipelago dall'inizio della pandemia sono stati individuati 150.464 contagi, con 2.176 morti dichiarate.

(Unioneonline/v.l.)
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