Sospeso a Parigi il processo per gli attentati di gennaio 2015, fra i quali la strage nella redazione di Charlie Hebdo.

Il principale accusato, Ali Riza Polat, è risultato positivo al coronavirus. I sintomi - si legge in un messaggio del presidente della corte d'assise speciale, Régis de Jorna, inviato a tutti gli avvocati della difesa e delle parti civili - "erano apparsi da mercoledì scorso. Il processo sarà sospeso fino a martedì compreso, secondo le prescrizioni sanitarie che prevedono un periodo di isolamento di 7 giorni". Gli altri 9 accusati detenuti devono essere ora testati e "la ripresa del processo avverrà in funzione dei risultati dei tamponi e dell'evoluzione dello stato di salute delle persone coinvolte", precisa il giudice.

Presentato come il "braccio destro" di Amedy Coulibaly, l'uomo della strage al supermercato Hyper Cacher, Ali Riza Polat è originario come lui della banlieue parigina di Grande Borne a Grigny. Trentacinque anni, franco-turco, è accusato fra l'altro di aver aiutato Coulibaly e i fratelli Said e Chérif Kouachi, i killer di Charlie Hebdo, a preparare gli attentati in cui morirono 137 persone (inclusi sette attentatori) e ne rimasero ferite oltre 360. Rischia l'ergastolo.

(Unioneonline/D)
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