Trent'anni di carcere.

E' la condanna inflitta dal tribunale di Hanau, in Germania, a un donna di 73 anni, accusata di aver ucciso un bambino di soli 4 anni, dopo averlo torturato.

L'atroce delitto risale al 1988. Per molti anni si è pensato che il decesso del piccolo fosse avvenuto per un tragico incidente.

Indagini più approfondite hanno invece fatto emergere un'altra verità l'imputata era a capo di una setta e, per accrescere il suo potere all'interno del sodalizio, aveva deciso di sacrificare la vita del bimbo.

Questo perché nel suo delirio sosteneva che fosse posseduto da entità maligne e, anche, che fosse la reincarnazione di Adolf Hitler.

Ora, dopo 32 anni, per lei è arrivata la sentenza di colpevolezza.

(Unioneonline/l.f.)
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