Mancano pochi mesi al giorno delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, il prossimo 3 novembre, e il presidente degli Usa lancia la bomba.

"Con il voto via posta le elezioni 2020 sarebbero le più inaccurate e fraudolente della storia", ha twittato.

"Sarebbe un grande imbarazzo per gli Usa", continua, chiedendosi se non sia meglio "ritardare il giorno delle elezioni fino a quando la gente potrà votare in modo appropriato e sicuro".

Parole destinate a creare non poche polemiche sull'Election Day e soprattutto sull'ipotesi che il presidente ne metta in discussione i risultati.

Lo ha detto anche l'ex numero uno della Casa Bianca, Barack Obama, durante un evento della campagna elettorale del suo ex vicepresidente Joe Biden, rivale di Trump sul fronte democratico: "Cosa non mi fa dormire la notte? - ha detto, secondo quanto riportato dal New York Times -.Temo che Trump faccia di tutto per escludere dalle urne il maggior numero di elettori e che si prepari a contestare la legittimità delle elezioni".

Il suo successore, ha continuato Obama, "sfrutta le paure e la rabbia della gente e cerca di incanalarle in maniera nativista, razzista e sessista".

Per Obama - riporta sempre il Nyt sulla base di alcune note prese da chi ha partecipato agli eventi online - la continua attenzione di Trump sulla vicenda dei monumenti e dei simboli confederati "è solo per distrarre dalla pandemia che dovrebbe essere la priorità numero uno". Invece Trump "fa leva sugli impulsi più oscuri che abbiamo già conosciuto nella storia, quello che abbiamo visto in Europa 60, 70 anni. Se non lo fermiamo in tempo possono accadere cose brutte".

(Unioneonline/D)
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