La Francia è sotto choc per la morte, dopo 5 giorni di agonia, dell'autista del bus di Bayonne, picchiato selvaggiamente da un branco di giovani (due sono pregiudicati) per aver detto loro di indossare le mascherine sul mezzo pubblico.

Philippe Monguillot, questo il nome della vittima, non voleva far salire i ragazzi sul bus. "Un crimine abietto, che non resterà impunito", ha dichiarato il neo premier Jean Castex, mentre il ministro dell'Interno Gerald Darmanin si è recato sul posto.

L'autista aveva chiesto in modo deciso al gruppo, formato da 4 persone, di controllare i titoli di viaggio, oltre ad esigere l'utilizzo della mascherina, obbligatorio in Francia sui mezzi pubblici. I quattro lo hanno pestato a sangue e ridotto in fin di vita. Dopo 5 giorni di agonia in stato di morte cerebrale l'uomo ha perso la vita.

"Un'aggressione odiosa, inqualificabile, confido nella magistratura per punire gli autori di questa barbarie. Il presidente della Repubblica, il primo ministro e il sottoscritto non permetteranno che questa violenza gratuita diventi qualcosa di banale, il conducente di un bus deve poter guidare il suo mezzo senza rischiare la vita", ha dichiarato il ministro dell'Interno.

Un'aggressione di un'"estrema violenza", così l'ha definita la procura di Bayonne. Fatali due colpi alla testa. Due ragazzi di 22 e 23 anni sono in stato di detenzione per l'omicidio, gli altri due, sulla trentina, sono accusati di complicità e omissione di soccorso.

(Unioneonline/L)
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