Il consigliere e braccio destro del premier britannico Boris Johnson, Dominic Cummings, è stato ascoltato dalla polizia per violazione del lockdown, essendo stato visto a Durham dalla famiglia, a centinaia di chilometri dalla sua casa di Londra, nonostante fosse in auto-isolamento per sintomi di coronavirus.

Lo riferisce il "Guardian", secondo cui Cummings si trovava a Durham il 5 aprile, poco più di una settimana dopo il suo auto-isolamento, e nel giorno in cui Johnson era stato ricoverato per il Covid.

Gli agenti avrebbero sentito Cummings, controverso consigliere politico del premier ed influente eminenza grigia di Downing Street, poco tempo dopo il 27 marzo, giorno in cui Boris Johnson era risultato positivo.

Cummings a quel punto aveva lasciato la sede del governo per mettersi in auto-isolamento, avendo riscontrato i sintomi del Covid, ma il 5 aprile, prima cioè della fine della quarantena, sarebbe stato visto a Durham, dove abita la madre, a centinaia di chilometri da Londra.

Secondo il "Guardian", sarebbe stato proprio un cittadino a presentare una denuncia. A fine marzo il governo, con l'epidemia in rapida crescita, aveva chiesto alla popolazione di restare in casa e di non viaggiare.

Sempre il quotidiano britannico aveva già chiesto a Downing Street di chiarire i contorni dell'avvistamento di Cummings di aprile, ma i funzionari del governo si erano rifiutati di commentare. Cummings, secondo Downing Street, ha sviluppato sintomi del coronavirus nel fine settimana del 28 e 29 marzo.

(Unioneonline/F)
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