"La condotta del presidente non è America first, ma Trump first".

Jerrold Nadler non usa giri di parole per commentare l'impeachment ai danni del capo di Stato Usa.

Uno dei sette rappresentanti dell'accusa ha illustrato il caso in Senato: "Gli articoli sono supportati in maniera schiacciante dalle prove raccolte alla Camera, nonostante l'ostruzione del numero uno della Casa Bianca e il tentativo di bloccare tutti i testimoni e i documenti a suo sfavore".

The Donald è accusato di abuso di potere per le presunte pressioni sull'Ucraina affinché annunciasse un'inchiesta contro il suo principale rivale nelle presidenziali, Joe Biden, nonché di ostruzione al Congresso.

Nei giorni scorsi Trump si è difeso affermando che contro di lui ci sia in atto un attacco alla libertà e al voto degli americani. In un documento di sei pagine Jay Sekulow e Pat Cipollone hanno illustrato la linea di difesa che parla di un "tentativo sfrontato e anticostituzionale di invertire il risultato delle elezioni del 2016".

L'AVVERTIMENTO - Intanto dalla Palestina arriva un altro duro colpo per il presidente americano e la sua politica estera. Il portavoce del presidente Abu Mazen (Nabil Abu Rudeina) ha respinto con forza le voci in merito ad un piano di pace statunitense. "Disapproviamo qualsiasi iniziativa di Gerusalemme e Israele. Insistiamo per la fine dell'occupazione e li invitiamo a non valicare le linee rosse".

(Unioneonline/M)
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