Cresce la preoccupazione in Cina dove un virus misterioso ha messo in ginocchio la città di Wuhan.

Al momento sono stati registrati due decessi, ma secondo uno studio dell'Imperial College di Londra i casi di contagio sarebbero 1700 in tutto il Paese.

"La proiezione è basata sul traffico aereo - spiega Neil Ferguson, autore dello studio -. Un focolaio di questa portata fa pensare ad una possibilità di trasmissione da uomo a uomo, finora esclusa dalle autorità cinesi. Non c'è bisogno di essere allarmisti, ma l'ipotesi va presa in considerazione seriamente".

Il virus che sta seminando il panico è "parente" di quello della famigerata Sars, anche se molto meno letale. Le vittime ufficiali (una di 67 e l'altra di 69 anni) hanno contratto la malattia al mercato del pesce di Wuhan per poi morire a causa di una forte polmonite.

L'epidemia non riguarda soltanto la Cina: due casi si sono registrati anche in Giappone e Thailandia, dove il virus sarebbe stato portato da persone provenienti dalla città cinese.

Alla luce dell'allarme, negli aeroporti di San Francisco, Los Angeles e New York sono scattati i controlli per tutti i passeggeri provenienti dalle zone colpite con maggiore intensità dall'infezione. Secondo il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie il rischio di esportazione di un caso in Europa è invece "basso".

(Unioneonline/M)
© Riproduzione riservata