Tre anni fa era stato avvelenato da un collega sul posto di lavoro. Dopo mesi di agonia, il 26enne tedesco è morto.

La vicenda era avvenuta nel 2016 quando il giovane, appena mangiato un panino, si era sentito male. Dolori lancinanti e trasporto d’urgenza in ospedale. Poi il coma.

All’interno di quel panino gli inquirenti avevano scoperto la presenza di una polvere a base di acetato di piombo. Ma le immagini delle videocamere di sorveglianza avevano rivelato molto di più: un 57enne prendeva il pranzo del collega e versava sopra il veleno. Non è tutto qui: nella stessa azienda si erano verificate morti che, alla luce dei fatti, sono state qualificate come "sospette". Per questo proseguono le verifiche.

L’aguzzino, un 57enne, due anni dopo ci aveva riprovato nella fabbrica di vernici di Schloss Holte-Stukenbrock. Per questo era stato condannato all’ergastolo per tentato omicidio. Ora rischia di essere il protagonista di altri procedimenti, nel caso in cui venisse accertata la sua responsabilità nei decessi di almeno 21 operai, uccisi da tumori, infarti o cause renali che potrebbero essere legate alle sostanze tossiche somministrate.

(Unioneonline/s.s.)
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