Nuovo scontro, sul fronte della cultura, nell'Ungheria di Viktor Orban.

Dopo l'attacco all'autonomia dei media, un nuovo disegno di legge, pronto per essere approvato in Parlamento, prevede la soppressione del Fondo nazionale della cultura, organo di finanziamento istituito ancora dai governi socialisti.

Con questa disposizione sarà il ministero, in futuro, a stabilire i sussidi per teatri, orchestre, musei e altri fori culturali. E i direttori dei teatri saranno nominati dal ministro, invece che dai consigli comunali.

"Questa legge violerà l'autonomia dell'arte, della cultura e il diritto dell'autogoverno dei comuni e delle province, la libertà degli artisti sarà sottomessa alla politica, ai nominati del potere", ha detto il sindaco neoeletto di Budapest, Gergely Karacsony.

Già indetta una manifestazione di protesta nel centro di Budapest, cui hanno già aderito via Facebook oltre 40mila persone.

"Se diamo i soldi, abbiamo il diritto di controllare", la secca risposta di un portavoce del governo.

(Unioneonline/v.l.)
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