Venezuela nel caos più totale. Dopo gli scontri, e la tensione, dovuta alla disputa della guida del Paese tra Maduro e Guaidò, ieri nuovo inconveniente. Un blackout totale ha gettato nel panico la Capitale, Caracas, per poi estendersi in tutta la Nazione. L'elettricità è mancata per diversi minuti provocando molti disagi.

Il presidente Maduro ha rilasciato una breve intervista alla Bbc, scaricando tutte le responsabilità: "Si tratta di un sabotaggio vero e proprio da parte dell'opposizione".

E la replica di Guaidò non è tardata ad arrivare via social: "La luce tornerà quando il dittatore sarà rimosso dal suo incarico. Tutti proviamo rabbia e questa è l'enesima prova di inefficienza della sua gestione".

Quest'ultimo si è autoproclamato capo di Stato del Venezuela il 23 gennaio scorso durante una manifestazione politica del suo partito. Da quel giorno è partita la crisi con alcuni Stati che lo hanno riconosciuto, mentre altri no. Fra i "favorevoli" Usa, Francia, Regno Unito, Canada, Brasile, Colombia e Perù. Contrari, fra gli altri, Bolivia, Cuba, Uruguay e Turchia. L'Italia ha dato il suo appoggio tramite il ministro dell'Interno, Matteo Salvini.

(Unioneonline/M)
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