Donald Trump dichiara l'emergenza nazionale per costruire il muro al confine con il Messico. Il Presidente non demorde, e trova così il modo di aggirare il Congresso per ottenere i fondi necessari alla realizzazione del muro tramite questa procedura eccezionale, che gli permette di sbloccare dei fondi destinati ad altro e dirottarli per la costruzione di quello che, sin dalla campagna elettorale del 2016, è il suo cavallo di battaglia.

Il Congresso ha appena approvato la legge di Bilancio, che comprende solo 1,375 miliardi di dollari destinati alla costruzione di 55 miglia di muro. Trump ne voleva almeno 6 per realizzare 234 miglia, con questa procedura conta di arrivare vicino agli otto miliardi.

"Chi avrebbe dovuto farsi avanti non lo ha fatto. Ora ci pensiamo noi, abbiamo la chance di avvicinarci a 8 miliardi", afferma. E ancora: "Tutti sanno che i muri funzionano. Questo è necessario per fermare crimini, droga e un'invasione".

Trump è pronto ad affrontare i vari ricorsi che gli pioveranno contro, il primo è già stato annunciato dallo Stato di New York.

Il Presidente degli Stati Uniti ha infatti l'autorità di dichiarare lo stato d'emergenza che gli conferisce poteri speciali solo in presenza di una crisi. Ed è proprio una crisi quella che secondo Trump si è determinata al confine degli Usa, tra ingresso di immigrati illegali e afflusso di droga.

"Andremo in tribunale e avremo un verdetto sfavorevole, andremo alla Corte Suprema, dove avremo un giudizio equilibrato e vinceremo", prevede il tycoon.

I dem attaccano e parlano di un "colpo violento" alla Costituzione.

(Unioneonline/L)
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