I big del governo giallo-verde attaccano la Francia in tema di immigrazione.

"L'Ue dovrebbe sanzionare tutti quei paesi come la Francia che stanno impoverendo gli stati africani e stanno facendo partire quelle persone: il luogo degli africani è in Africa e non in fondo al mare", ha dichiarato Luigi Di Maio, vicepremier e leader del Movimento 5 Stelle.

"Se vogliamo fermare le partenze - ha aggiunto - iniziamo ad affrontare questo tema e anche all'Onu. Macron prima ci fa la morale e poi finanzia debito pubblico colonizzando l'Africa".

Concetti ribaditi anche da Alessandro Di Battista. Sui migranti, ha spiegato, "si tratta di attuare politiche affinchè l'Africa abbia uno sviluppo".

"In questo momento io salverei queste persone e le porterei a Marsiglia", ha aggiunto stracciando in diretta a "Che tempo che fa" una banconota coloniale francese in uso nei Paesi africani.

"La Francia - ha continuato - ha sempre lasciato l'Italia da sola di fronte a queste responsabilità".

Parole dure contro Parigi anche dal segretario della Lega Matteo Salvini.

"Qualcuno pensa che si cambia idea, in Italia non si cambia idea", ha ribadito il ministro dell'Interno, durante un comizio a Vasto, a proposito della politica dei "porti chiusi".

Poi anche lui mette nel mirino il governo transalpino: "Ospita terroristi e assassini da qualche anno, lezioni da Macron non ne prendo".

Dal canto proprio, Parigi replica, per voce del portavoce del governo Benjamin Griveauxn: "La Francia è favorevole a obiettivi quantificati in numeri a livello europeo" in materia di immigrazione e invita gli altri Paesi Ue alla "solidarietà".

"Credo - ha proseguito il portavoce di Macron - a degli obiettivi quantificati in numeri a livello europeo. L'Europa deve affrontare questo dibattito".

Poi la conclusione: "La base dell'Europa è la solidarietà. E anche questa solidarietà deve giocare un ruolo sulla questione migratoria".

(Unioneonline/l.f.)
© Riproduzione riservata