Tutti si chiedono come sarà il Natale 2020, il primo - e si spera l'unico - ai tempi della pandemia di Covid-19.

"Sobrio, senza baci, abbracci e veglioni", ha sentenziato Giuseppe Conte. E sobrio lo sarà sicuramente, ma forse con qualche apertura in più.

A partire dagli spostamenti tra Regioni, come ha affermato la sottosegretaria al ministero della Salute Sandra Zampa, ospite di Lilli Gruber a "Otto e mezzo sabato" su La7. "Mancano 40 giorni a Natale e in questo momento i dati epidemiologici ci dicono che non ci si può spostare tra Regioni, ma ci aspettiamo che i numeri migliorino e che quindi siano possibili deroghe", ha affermato.

"A Capodanno - ha aggiunto - non saranno permessi ritrovi in piazza e feste come negli anni passati, quei giorni saranno normati adeguatamente, dobbiamo avere un atteggiamento molto rigoroso e a differenza di questa estate non ci saranno deroghe, non possiamo permetterci una terza ondata".

"Questo Natale - ha concluso Zampa - dobbiamo fare lo sforzo di essere davvero il meno numerosi possibile. Non è il numero in sé, ma più si allarga la cerchia di persone maggiore è il rischio. Immagino che si possa dire cinque, sei persone al massimo tra gli affetti più cari, ma è ovvio che non sarà possibile controllarlo, quindi a tutti verrà chiesto di limitare il più possibile le persone che si riuniscono".

Anche il ministro Speranza questa mattina, intervenendo a Farmacistapiù, ha messo in guardia gli italiani: "I primi segnali in controtendenza dopo le settimane di crescita vertiginosa del contagio si vedono, ma sono ancora del tutto insufficienti. La pressione sui servizi sanitari è fortissima, Rt sta calando ma dovrà ancora scendere strutturalmente sotto l'1, solo allora vedremo risultati significativi. Dobbiamo resistere ancora, guai a interpretare questi primi segnali come un liberi tutti".

(Unioneonline/L)

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