Lo aveva annunciato e lo ha fatto. Vittorio Sgarbi ieri sera è andato a cena in un locale a Fano (provincia di Pesaro e Urbino) di proprietà del ristoratore che aveva organizzato la cena-provocazione per 90 persone a Pesaro, sanzionato poi con la chiusura per 15 giorni stabilita dal questore.

Il critico d'arte ha mangiato con altri commensali - compresa una troupe televisiva - e molti di questi erano senza mascherina. Sul posto sono arrivati i carabinieri, decisi a identificare tutti, ma non sono potuti entrare perché, ha spiegato il ristoratore, "non avevano l'autorizzazione ad accedere a un locale chiuso".

Sgarbi intanto, all'interno, ha parlato della "resistenza a una dittatura imposta senza ragione per impedire ai cittadini di fare quello che vogliono, un'azione criminale di cui si è accorto solo un ristoratore di Pesaro, un'azione violenta". Poi si è diretto verso la Repubblica di San Marino, dove non ci sono limitazioni di orario dovute alle restrizioni anti-Covid.

(Unioneonline/s.s.)
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