Feste private ridotte a pochi partecipanti, battesimi e matrimoni a numero chiuso, verifiche costanti nelle zone della movida, con l'aiuto dell'esercito e possibili chiusure anticipate dei locali.

Nuove restrizioni allo studio del governo, oltre all'obbligo di mascherine all'aperto, potrebbero aggiungersi alla bozza del decreto che sarà varato mercoledì. Conte questa sera ha riunito i capi delegazione Teresa Bellanova, Dario Franceschini, Roberto Speranza e Alfonso Bonafede, oltre al sottosegretario di Palazzo Chigi Riccardo Fraccaro, proprio per parlare del Dpcm contro la diffusione del Covid.

LE PAROLE DI SPERANZA E CONTE - Con i contagi giornalieri in continuo aumento, l'esecutivo è "al lavoro per evitare un nuovo lockdown che non possiamo permetterci", spiega il ministro della Salute Roberto Speranza, che chiude alla possibilità di aumentare la soglia massima di mille tifosi allo stadio per le partite di A.

Di fronte al moltiplicarsi dei contagi tra i banchi invece assicura: "Ci saranno ulteriori contagi, ma vogliamo tenere le scuole aperte". E su Juve-Napoli è tranchant: "Meno calcio e più scuola, se possibile, ma la Serie A andrà avanti perchè il Cts ha disposto delle norme che consentono al campionato di continuare".

Conte da Assisi avverte: "Il nemico non è stato ancora sconfitto, siamo consci che non possiamo disperdere i sacrifici compiuti". Un monito che conferma le intenzioni degli esperti, in queste ore, di un ulteriore restringimento delle maglie.

LA LINEA DEGLI ESPERTI - Il Comitato tecnico scientifico ha infatti indicato la sua linea. Contingentamento delle presenze alle feste private e in occasione di eventi e cerimonie, aumento significativo dei controlli, obbligo di mascherina all'aperto e stretta sulla movida, con chiusure anticipate per bar, locali e probabilmente anche ristoranti. Per evitare un aumento significativo dei contagi e dunque un nuovo lockdown secondo gli esperti saranno necessarie "progressive restrizioni" nella stagione autunnale.

C'è timore anche per le occasioni di contagio dovute ai trasporti, non si escludono interventi anche su questo campo. A Roma e in tutte le città metropolitane "dovrebbero essere raddoppiati", secondo il direttore sanitario dello Spallanzani Francesco Vaia. "Abbiamo fatto tantissimo in porti e aeroporti, diventando un riferimento europeo e internazionale, ma i trasporti metropolitani sono un elemento di grande preoccupazione".

(Unioneonline/L)
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