Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo è preoccupato per la ripresa dei grandi eventi: "A chi preme per riaprire gli stadi vorrei ricordare le conseguenze drammatiche che ha avuto Atalanta-Valencia del 19 febbraio scorso", ammonisce in un'intervista al Corriere.

"In questo momento abbiamo altre priorità. Riempire gli spalti sarebbe una follia, aprire con più di mille spettatori in questo particolare momento è impensabile".

Il ministro Speranza, che è contrario, continua, "conosce perfettamente la situazione, ha ben chiari i rischi. Vanificare gli sforzi fatti sinora sarebbe da incoscienti, ricordiamoci cosa è successo questa estate con la riapertura delle discoteche".

Sui danni economici: "Lo so, ma il mio è un discorso da tecnico della Salute e di Protezione civile, la priorità assoluta è la scuola, non possiamo permetterci di tornare alle lezioni a distanza".

Sulla scuola appunto: "E' troppo presto per dire che l'aumento dei contagi dipende dalla ripartenza della scuola, ma noi sappiamo che avremo una risalita della curva e l'età media dei positivi che si alza, perché stanno aumentando i contagi nelle famiglie perché i ragazzi tornano ad avere contatti con genitori e nonni".

Lockdown nazionale: "No, ci potranno essere nuove zone rosse, ma la situazione negli ospedali e nelle terapie intensive è al momento sotto controllo".

Su una diagnosi più rapida della positività "stiamo lavorando per dare a medici di base e pediatri test veloci validati". Infine, il vaccino: "Se non ci saranno altre frenate e tutto va bene, nella primavera 2021 cominceremo a ragionare sul ritorno alla normalità".

(Unioneonline/L)
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