Tredici arresti fra l'Italia e la Romania nell'ambito di un'operazione della Polizia Postale coordinata dalla Procura di Genova e volta a sgominare una delle più importanti organizzazioni criminali internazionali dedite agli attacchi informatici finalizzati alla frode informatica e al riciclaggio.

I poliziotti del settore Financial Cybercrime della Polposta, in collaborazione con Eurojust, Europol e la polizia romena, hanno inoltre sequestrato ville, appartamenti, automobili, negozi e denaro contante.

Il giro di affari dell'organizzazione criminale ammontava a 20 milioni di euro l'anno.

Le truffe avvenivano in ogni modo: dalle false case vacanza all'intrusione nel sistema informatico delle banche o delle aziende con sostituzione nelle trattative e pagamenti di fatture fino alle false vendite sui siti di e-commerce.

I capi dell'organizzazione in Italia, due cittadini romeni di 52 e 49 anni residenti a Genova con le rispettive consorti, tutti disoccupati e nullatenenti, gestivano in città dal 2018 una rete di procacciatori incaricati di reclutare, tra le fasce più bisognose della popolazione, soggetti prestanome disposti a mettere a disposizione - dietro un modesto compenso - la loro identità per l'apertura di moltissimi conti correnti sui quali confluivano centinaia di bonifici da tutto il mondo frutto delle frodi informatiche. A quel punto, il denaro ripulito veniva prelevato e affidato ai "Money mules", i corrieri che lo nascondevano nelle proprie abitazioni, dentro letti e televisori, e organizzavano le "carrozze", furgoni, pullman o autovetture proprie o prese a noleggio con i quali il contante veniva fisicamente trasportato in Romania.

(Unioneonline/v.l.)
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