Andrea Volpe, 44 anni, definito da molti il "leader" delle Bestie di Satana, oggi è un uomo libero. Il 14 marzo scorso, infatti, ha finito di scontare la sua pena detentiva ed è stato scarcerato dall'istituto di Ferrara. Ha ritrovato la fede nella Chiesa Evangelica, ed è tornato a casa per terminare la quarantena.

Oggi vuole ricostruirsi una vita, ripartire da zero.

Era il 24 gennaio 2004 quando, alle prime luci dell’alba, i carabinieri di Somma Lombardo, dopo aver ricevuto una segnalazione, raggiungono il Canale Villoresi, nei pressi della diga Panperduto, dove c'è un uomo in evidente stato di alterazione. Quell’uomo si chiama Andrea Volpe: è agitato, muove le mani e riferisce che la sua compagna ha bisogno di aiuto.

Viene ritrovata un’autovettura incidentata contro la ringhiera e un’altra con il vetro frantumato con una ragazza in overdose: è Elisabetta Ballarin, fidanzata di Volpe. La coppia viveva nello chalet di Golasecca. La ragazza inizia a raccontare strane storie avvenute la sera prima in quello chalet. Dai primi accertamenti viene appurato che quella Fiat Uno incidentata al Canale Villoresi apparteneva a Mariangela Pezzotta, ex fidanzata di Volpe, uscita da casa la sera prima e scomparsa misteriosamente. Nessuno l’aveva più vista.

All’interno del portabagagli di quella Fiat Uno c’è una busta contenente alcuni effetti personali di Mariangela: chiavi, sigarette, borsa. Viene ispezionato immediatamente lo chalet di Golasecca, dove vengono rinvenuti libri, candele nere, droga. Mariangela non c’è però.

Gli inquirenti spostano l’attenzione nel casale in giardino e poi nella serra, dove vengono attratti dalla terra da poco riordinata: c’è Mariangela lì sotto. Il suo corpo è ancora caldo, sepolto quasi totalmente. Aveva 27 anni.

Dall’autopsia è emerso che Mariangela è morta per i colpi di badile che le sono stati inferti al cranio e al volto. Andrea Volpe dichiarerà poi che la giovane conosceva il segreto legato alla morte di Fabio Tollis e Chiara Marino. Il 26 gennaio 2004, quando Michele Tollis apprende dell’arresto di Andrea Volpe, si precipita alla caserma dei carabinieri di Somma Lombardo e inizia a parlare del figlio Fabio, 16 anni, scomparso il 17 gennaio del ’98 insieme all’amica Chiara Marino, 18. Sono stati cercati ovunque, sono stati lanciati appelli in tutte le trasmissioni ma di loro nessuna traccia.

La musica estrema, il Midnight Pub, le borchie, i giubbotti di pelle, Michele Tollis ha iniziato a scavare a fondo nel sottobosco in cui gravitava il figlio ma non era emersa alcuna traccia. Fabio suonava nello stesso gruppo musicale di Andrea Volpe, nelle sue ultime ore di vita erano insieme. Si apre improvvisamente una nuova maglia investigativa, si accendono le luci in un mondo fatto di ombre, riti satanici, prove di forza, torture, candele nere, sospetti suicidi e omicidi. Escono i nomi dei gregari della setta, salta fuori un substrato sociale inquietante, una scala gerarchica, vengono trovati i corpi e arrivano poi le condanne.

La setta che si riuniva al Parco Sempione la domenica o al Midnight Pub viene condannata a numerosi anni di carcere, smembrata nel suo ordine gerarchico. I corpi di Fabio Tollis e Chiara Marino verranno rinvenuti il 28 maggio del 2004. "Il fatto che l’uomo sappia distinguere tra il bene e il male dimostra la sua superiorità intellettuale rispetto alle altre creature; ma il fatto che possa compiere azioni malvagie dimostra la sua inferiorità morale rispetto a tutte le altre creature che non sono in grado di compierle" (Mark Twain).

Angelo Barraco
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