Oltre a supermercati, farmacie, banche, Poste ed edicole restano aperti studi legali, call center, attività finanziarie e assicurative. Ma anche vetrerie, fabbricazione di articoli di gomma e plastica, macchine per agricoltura, confezioni di vestiti da lavoro, meccanici, i corrieri per la consegna dei pacchi, gli studi di consulenza gestionale, architettura e ingegneria.

Il premier Giuseppe Conte ha firmato il decreto che regolamenta quali attività continueranno a essere operative durante questo periodo di emergenza, come annunciato ieri dallo stesso presidente del Consiglio in una diretta Facebook.

Il decreto parla di "sospensione delle attività produttive industriali o commerciali" ad eccezione delle filiere necessarie e di quelle che consentano il funzionamento di queste ultima e indica un elenco con le attività che potranno restare attive.

Tra queste ovviamente ci sono anche "attività di produzione, trasporto, commercializzazione consentita e consegna di farmaci, tecnologia sanitaria e dispositivi medico-chirurgici nonché di prodotti agricoli e alimentari. Resta altresì consentita ogni attività comunque funzionale a fronteggiare l'emergenza".

Continueranno a essere consentite anche le attività legate alle famiglie, come quelle svolte da colf e badanti.

Le attività sospese, si legge nel testo, possono continuare con lavoro agile.

La validità dei Dpcm e delle ordinanze finora emanate viene uniformata al 3 aprile.

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata