Sanità, famiglie, imprese, lavoratori. Ma anche aiuti specifici per il turismo e una spinta alla produzione italiana di mascherine.

La bozza del decreto anti-coronavirus è di 113 articoli. Un testo che, sottolineano fonti di governo, è ancora suscettibile di modifiche. Arriva in serata al tavolo del Consiglio dei ministri, mette in campo 20 miliardi e prevede, per fronteggiare l'emergenza, nuovo debito per 25 miliardi.

Ecco alcuni dei provvedimenti.

Stop al Fisco per i settori più danneggiati: le imprese più colpite dal coronavirus (dello sport, comprese le palestre, dell'arte e della cultura come teatri e cinema, del trasporto, ristorazione, educazione e assistenza) potranno avvantaggiarsi della sospensione fino al 31 maggio dei versamenti di ritenute, contributi, premi assicurativi e Iva per la prossima scadenza di marzo. Alla ripresa della riscossione, i versamenti sospesi saranno effettuati, senza sanzioni ed interessi, in un'unica soluzione o con un massimo di 5 rate mensili a partire da maggio 2020.

Mutui sospesi: sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa per chi è in difficoltà, estesa anche agli autonomi, senza necessità di presentare l'Isee. Previsto un fondo a garanzia di 500 milioni.

Congedi speciali, validi dal 5 marzo, per tutti i genitori che hanno figli sotto i 12 anni costretti a restare a casa per via della chiusura delle scuole. Un'indennità di massimo 15 giorni da utilizzare tra mamma e papà, non contemporaneamente, che sarà pari al 50% delle retribuzione. Il limite d'età scompare in caso di figli disabili. E c'è un congedo speciale non retribuito ai dipendenti con figli tra i 12 e i 16 anni.

Voucher baby sitter: in alternativa ai congedi, i lavoratori con figli sotto i 12 anni, possono chiedere il voucher baby sitter. Il bonus è previsto "nel limite massimo complessivo di 600 euro e viene erogato mediante il libretto famiglia". Sale a mille euro per medici, infermieri, tecnici sanitari e ricercatori.

Indennità una tantum da 500 euro agli autonomi: è prevista per professionisti e collaboratori, per gli stagionali, i lavoratori del turismo e delle terme, dell'agricoltura e del mondo dello spettacolo.

Credito d'imposta del 60% degli affitti di marzo di negozi e botteghe: lo sconto fiscale non si applica alle attività che sono state identificate come essenziali, tra cui farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari di prima necessità e che sono rimaste aperte.

Soldi per i lavoratori danneggiati: un "fondo per il reddito di ultima istanza" per i lavoratori danneggiati dal coronavirus. La misura prevede una forma di sostegno al reddito per lavoratori dipendenti e autonomi, che abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività e che nel corso del 2019 non avevano guadagnato più di 10mila euro. Per sostenerli viene istituito un fondo da 200 milioni per l'erogazione di una indennità nel 2020. Sarà il ministero del Lavoro a definire i criteri.

Premio ai dipendenti: 100 euro per il mese di marzo 2020 ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che abbiano continuato a lavorare in sede. Il premio è esentasse, viene rapportato ai giorni di lavoro in sede e finirà nella busta paga di aprile, spetta a chi guadagni non più di 40mila euro l'anno.

Ammortizzatori sociali: stanziati quasi cinque miliardi, concessi per tutti per nove settimane. Quasi 1,3 per la Cig ordinaria e 338 milioni per trasformare in ordinaria la Cig straordinaria. Altri 3,3 miliardi serviranno per estendere la cassa in deroga ai settori attualmente non coperti, compresi agricoltura e pesca. Resta escluso il lavoro domestico.

Mascherine: è consentito produrre mascherine chirurgiche in deroga alle norme vigenti. Le aziende produttrici che intendono avvalersi della deroga devono inviare all'Iss autocertificazione sulle caratteristiche tecniche delle mascherine, rispettando tutti i requisiti di sicurezza. Confermati anche gli incentivi a fondo perduto alle imprese che già le producono.

Fondi alle imprese per comprare guanti e mascherine per i dipdendenti: 50 milioni a Invitalia da distribuire alle imprese per l'acquisto di guanti e mascherine. Previsto anche un credito d'imposta del 50% per le spese sostenute da chi ha attività d'impresa per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro, fino a massimo 20mila euro.

Cliniche private a disposizione delle Regioni: le strutture sanitarie private, accreditate e non, dovranno mettere a disposizione il personale sanitario, i locali e le apparecchiature. Le prestazioni saranno remunerate dalle regioni con una somma di denaro a titolo di indennità.

Possibilità di requisire alberghi: lo può fare il Prefetto per ospitare le persone in sorveglianza sanitaria o in isolamento. Anche la Protezione civile può requisire "presidi sanitari e medico-chirurgici, nonché beni immobili di qualsiasi genere" per fronteggiare l'emergenza. Previsti indennizzi.

Fondi a sanità e Protezione civile: 1,15 miliardi per il fabbisogno sanitario standard e 1,5 miliardi al fondo per le emergenze nazionali istituito presso la Protezione civile.

(Unioneonline/L)
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