Milano, centinaia di sindaci sfilano per Liliana Segre. C'è anche la Sardegna
Anche molti primi cittadini e assessori dell'Isola hanno partecipato all'iniziativa di solidarietà per la senatrice nel mirino degli hatersCentinaia di sindaci in marcia a Milano in solidarietà a Liliana Segre al grido: "L'odio non ha futuro".
Una "scorta" simbolica di amministratori con la fascia tricolore organizzata dal primo cittadino del capoluogo lombardo, Beppe Sala, per condannare le ripetute minacce ricevute dalla senatrice a vita sopravvissuta ai lager nazisti e lanciare l'allarme per i ripetuti episodi di odio, xenofobia e razzismo che si registrano quotidianamente in ogni parte d'Italia.
Presenti amministratori provenienti da ogni regione, Sardegna compresa, con una delegazione di 36 tra sindaci, vicesindaci e assessori di numerosi Comuni, come Nuoro, Sestu, Settimo San Pietro, Pula, Decimomannu, Villamassargia, Ozieri, Pula, Sennori, Fonni e Guasila, solo per citarne alcuni.
"Il razzismo in Italia? Certo che c'è", ha detto Sala alla partenza del corteo, che si è snodato per il centro di Milano, passando anche per piazza Duomo. "Io voglio continuare a credere nella bontà degli italiani. Però è chiaro che viviamo in un'epoca in cui è facile far montare le tensioni e gli odii e per cui noi sindaci più di altri ce ne accorgiamo, ed è prima di tutto nostro dovere essere qua", ha proseguito.
"Il nostro - ha aggiunto il sindaco di Milano - è un no all'odio e all'antisemitismo. Seicento sindaci non si muovono per niente, si muovono perché credono in qualcosa".
(Unioneonline/l.f.)
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